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LA MUSICA INCONTRA… LA STORIA
parte 1ª: dal Medioevo al Rinascimento
parte 2ª: dal Barocco al Romanticismo
due conferenze a cura del Mº Damiano Di Gangi
APPUNTI DI VIAGGIO/SCALETTA
MEDIOEVO (476-1492)
La caduta dell’Impero romano d’Occidente viene fissata formalmente dagli storici nel 476 d.C. anno in cui Odoacre depose l’ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augusto.
La stampa a caratteri mobili è una tecnica di stampa introdotta dal tedesco Johannes Gutenberg nel 1455, per quanto riguarda l’Europa. In Asia esisteva sin dal 1041, grazie alla tecnica dell’inventore Bi Sheng.
La locuzione latina “ora et labora” (che, tradotta letteralmente, significa “prega e lavora” o “prega e fai fatica”) è generalmente associata alla Regola benedettina.
Agostino d’Ippona, passato alla storia come Sant’Agostino, nel Sermo 336 scrive: “Il cantare è proprio di chi ama”, frase che nei secoli è stata sostituita con “Chi canta prega due volte”.
Il Canto Gregoriano (solo il Canto Gregoriano e non la musica profana, né cantata né suonata), i codici miniati, la nascita della scrittura musicale, tutti i diversi tipi di notazioni neumatiche, l’assegnazione dei nomi alle note musicali da parte di Guido D’Arezzo (991/992 circa-dopo il 1033) e, quindi, “Ut queant laxis” e la solmisazione, la nascita della polifonia.
ASCOLTI:
Deum verum
IMMAGINI: vedi presentazione
RINASCIMENTO (1492-1607)
La polifonia, la Scuola Fiamminga e Johannes Ockeghem (1410/1425 circa-1497), la Scuola Venezia e Giovanni Gabrieli (1557-1612), la Scuola Romana e Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), la Riforma Protestante del 1517 a opera di Martin Lutero (1483-1546) e la Controriforma, il mecenatismo, la Camerata de’ Bardi (o Camerata Fiorentina) e la monodia accompagnata e, quindi, la nascita del melodramma.
ASCOLTI:
Johannes Ockeghem “Deo gratias” (canone a 36 voci)
Giovanni Gabrieli “Sinfoniae Sacrae”
Giovanni Pierluigi da Palestrina “Sicut cervus”
Giovanni Pierluigi da Palestrina “Missa Papae Marcelli”
IMMAGINI: vedi presentazione
BAROCCO (1607-1750)
Il merito della Camerata de’ Bardi (o Camerata Fiorentina) fu la creazione dell’opera, la cui trasformazione nel melodramma sarà compiuta pochi anni dopo da Claudio Monteverdi (1567-1643), riprendendo nel 1607 lo stesso magnifico mito dell’Orfeo dove, però, accanto a brani monodici (accompagnati) utilizzò ritornelli strumentali, arie popolari (nel senso di famose) e cori polifonici, donando così alla propria composizione una maggiore carica espressiva.
Composto nel 1607 per essere eseguito alla corte dei Gonzaga a Mantova durante il periodo carnevalesco, la partitura dell’”Orfeo” venne pubblicato da Claudio Monteverdi (1567-1643) nel 1609 e, nuovamente, nel 1615.
La ridondanza e lo stupore (grandiosità, maestosità e solennità), la teoria degli affetti (passione e tensione emotiva), il sistema temperato o temperamento equabile, il clavicembalo, il Basso Continuo e la prassi esecutiva, il contrappunto, gli strumenti musicali, Antonio Stradivari (1644-1737), i castrati, Farinelli (1705-1782), il melodramma, l’oratorio e la cantata, il concerto grosso e il concerto solista, il chiaro-scuro, gli abbellimenti e gli artifizi sonori (le figure retoriche musicali e il loro utilizzo), la musica descrittiva, Antonio Vivaldi (1678-1741), Johann Sebastian Bach 1685-1750 (ascolti), lo stile galante.
ASCOLTI:
Claudio Monteverdi “Orfeo”
Antonio Vivaldi “L’inverno” (esempio di come Antonio Vivaldi descrive musicalmente i brividi di freddo)
Antonio Vivaldi “Concerto per mandolino, archi e clavicembalo in do maggiore, RV 425”
Antonio Vivaldi “Concerto per 4 violini, archi e Basso Continuo in si minore, RV 580”
Johann Sebastian Bach “Concerto per 4 clavicembali, archi e Basso Continuo in la minore, BWV 1065”
Johann Sebastian Bach “Sonata per flauto e clavicembalo obbligato in si minore, BWV 1030”
duo Di Gangi-Finazzi – “Musica nell’Aria” 21/03/2021
https://www.youtube.com/watch?v=s5tBtaIjMys&start=2028
Johann Sebastian Bach “Contrappunto IV” da “L’Arte della fuga” (Glenn Gould)
Georg Friedrich Händel “Ombra mai fu” aria dallo “Xerxes”, HWV 40 (Andreas Scholl)
Giovanni Battista Pergolesi “Stabat Mater”
IMMAGINI: vedi presentazione
CLASSICISMO (1750-1827)
Illuminismo: i pensatori illuministi diffusero ideali di tolleranza, libertà e uguaglianza dei cittadini di fronte al potere (fino a tutto il Seicento vi era un’enorme disparità sociale) e promossero le conquiste della scienza e della tecnica.
1776: nascita degli Stati Uniti d’America dopo che 13 colonie inglesi si ribellarono alla madrepatria e proclamarono la loro indipendenza.
1789: Rivoluzione francese (Liberté, Égalité, Fraternité) che pose fine alla monarchia assoluta e portò alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Il mito della bellezza classica e il ritorno ai valori e alle forme dell’antichità, Classicismo musicale e Neoclassicismo artistico (arti visive), nascita di nuovi teatri pubblici (Teatro alla Scala di Milano 1778, La Fenice di Venezia 1792, Teatro Regio di Torino 1740, San Carlo di Napoli 1737), funzione dei teatri d’opera, nascita del pianoforte (nel 1711 a opera di Bartolomeo Cristofori), l’opera seria e la nascita e lo sviluppo dell’opera buffa (successo della trasposizione sul palcoscenico delle vicende di tutti i giorni), la forma sonata e la sinfonia, nascita e successo della musica notturna (serenate e divertimenti), Franz Joseph Haydn (1732-1809), Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e Ludwig van Beethoven (1770-1827), come muta la figura del musicista.
ASCOLTI:
Franz Joseph Haydn “Londoner Trio n.1 in do maggiore, HOB IV n.1”
Wolfgang Amadeus Mozart “Sonata per 2 pianoforti in re maggiore, KV 448”
Wolfgang Amadeus Mozart “Concerto per pianoforte e orchestra in la maggiore n. 23, K 488” (Vladimir Horowitz, 1987)
Ludwig van Beethoven “Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore, op. 5 n. 2”
IMMAGINI: vedi presentazione
ROMANTICISMO (1827-1900)
Caduta dell’impero di Napoleone Bonaparte, i Congressi di Vienna (1814 e 1815), la Restaurazione, i moti insurrezionali (in Italia: il Risorgimento e la nascita del Regno d’Italia nel 1861), la prima rivoluzione industriale (la nascita della classe operaia e l’ascesa della borghesia), la superiorità del sentimento e dell’immaginazione rispetto alla ragione (il mondo interiore dell’individuo era l’argomento che più interessava e appassionava gli artisti romantici, che cercavano di tradurre le passioni e gli ideali degli uomini nelle loro opere), salotti privati e teatri pubblici sempre più grandi, affermazione del pianoforte, la grande orchestra e la nascita di nuovi strumenti musicali, l’espressione di grandi passioni o sentimenti più delicati attraverso importanti variazioni di intensità sonora e ritmi più vari e imprevedibili, l’intimismo (il notturno, il lied e il sogno come momento d’ispirazione) e il virtuosismo (il concerto solistico), la musica da camera e la musica sinfonica, il poema sinfonico, il balletto, il melodramma dell’Ottocento (libretti d’opera non più scritti solo in italiano o in tedesco, recupero delle diverse culture nazionali e delle relative tradizioni popolari, riscoperta del Medioevo e, più in generale, del passato, attrazione per l’esotico e per l’esoterismo), Giuseppe Verdi (1813-1901), Richard Wagner (1813-1883) e le sue intuizioni (rivoluzioni) in campo teatrale, il Verismo musicale italiano, Ruggero Leoncavallo (1857-1919) “Pagliacci” (1892), Pietro Mascagni (1863-1945) “Cavalleria Rusticana” (1890).
ASCOLTI:
Fryderyk Chopin “Notturno n. 1 in si bemolle minore”
Niccolò Paganini “Capriccio per violino solo n. 24”
Giuseppe Verdi “Bella figlia dell’amore” quartetto dal “Rigoletto”
Richard Wagner “Ouvertüre” da “Tannhäuser”
Ruggero Leoncavallo “Vesti la giubba” e “Ridi pagliaccio” da “Pagliacci”
Gustav Mahler “Sinfonia n. 4”
IMMAGINI: vedi presentazione