…per tenere in riga il direttore
- Non essere mai soddisfatto della nota iniziale. Se il direttore usa un diapason, insisti che preferisci il pianoforte – e vice versa.
- Lamentati della temperatura della sala prove, dell’illuminazione, della mancanza di spazio, o della partitura. Fallo quanto più il direttore è sotto pressione.
- Seppellisci la testa nella musica giusto prima di un attacco importante.
- Chiedi una ri-audizione o un cambio di posto. Chiedilo spesso. Dai l’impressione di essere a un passo dall’andartene. Fai capire al direttore che se rimani è solo per un favore personale.
- Schiarisci rumorosamente la gola durante le pause (i tenori in genere sono allenati a questo dalla nascita)
- Parecchio tempo dopo un passaggio, chiedi al direttore se il tuo Do era in tono. Questo trucco è particolarmente efficace se in quel passaggio il Do non c’era o non dovevi cantare.
- Attendi fino a prova inoltrata per comunicare al direttore che non hai alcuna partitura.
- Nei momenti drammatici del pezzo (mentre il direttore si agita selvaggiamente) mettiti a sottolineare la tua partitura così che il climax sembri vuoto e deludente.
- Guarda spesso l’orologio. Di tanto in tanto scuotilo incredulo.
- Canta la tua parte un’ottava sopra o un’ottava sotto quanto è scritto ogni volta che è possible. E’ un’ottimo esercizio per l’orecchio del direttore. Se se ne accorge, nega con veemenza e sostieni che sta sentendo gli armonici.
- Dì al direttore: “Non sono sicuro dell’attacco”. I direttori sono sempre molto sensibili riguardo alla loro tecnica di attacco, quindi provocali spesso.
- Se stai cantando in una lingua con la quale il direttore è poco meno che familiare, fagli quante più domande possibile sul significato di ogni singola parola. Ogni tanto, ripeti la parola due volte, stando bene attento a dirla nello stesso identico modo entrambe le volte, e chiedi quale pronuncia preferisce. Se lui dice qualcosa sulla loro somiglianza, lanciagli un’occhiata di totale disprezzo e mettiti a mormorare tra te e te sulle “sottigliezze dell’accento”.
- Chiedi al direttore se ha ascoltato l’incisione di Bernstein del pezzo che state provando. Sottintendi che potrebbe imparare una o due cosette da ciò.
Altrettanto bene: “E’ la prima volta che dirige questo pezzo?” - Se il tuo fraseggio è diverso dagli altri, tieni a freno la lingua. Non chiedere al direttore quale sia quello corretto fino a quando non siete dietro le quinte prima del concerto.
- Ricorda: più piano significa più adagio.